martedì, maggio 30, 2006

lunedì, maggio 29, 2006

Zucche

Purtroppo la macchinetta fotografica ci vede meno di me e non volendo farmi notare troppo con il flash, la maggior parte delle foto sono completamente buie. L'ho usato solo ogni tanto..
Purtroppo di nuovo anche con il flash non si riusciva a prendere "il paesaggio", non si riusciva ad immortalare la corona di edifici che circonda la piazza dopo il volto, non si riusciva a prendere la visuale che si vedeva guardando dalla terrazza più alta della casa del padrone.
Le foto tra virgolette "venute" sono fatte nella villa, dove la luce si disperdeva meno. Gli edifici dello zuccherificio vero e proprio sono troppo ampi, bisognerebbe andare di giorno ma ora ci sta sempre qualche geometra e gente che lavora per asportare l'amianto prima di demolire, e chiaramente essendo una proprietà privata non ci si può far vedere .
Un vero peccato è che non son riuscita ad immortalare la gru che sta in bilico là in mezzo alle sterpaglie e ai rottami. Quella è una cosa meravigliosa; enorme scheletro altissimo.


qua siamo nella villa, apparentemente nella cucina. c'è una tale quantità di stanze che non saprei, magari ce n'era un altra..

quà è chiaramente una porta, quella che introduce al vano scala

il bagno



il camino sulla terrazza alta

Zighi


un pò di tubature sotto l'edificio principale

i letti..

il gabbiotto che comanda tutto..

la finestra dell'Anna

l'Anna

in cantina..
il Reggio che ironizza sui fantasmi delle segrete della villa

Lo zucche è un luogo talmente surreale.. così suggestivo ed affascinante.
Le strade all'interno dell'area saccarifera danno totalmente l'idea di trovarsi in un vero e proprio paese abbandonato. E' esteso per uno spazio pari a quello del centro storico di Sermide. Le rotaie attraversano le strade.. danno un'incredibile impressione di stare in un campo di concentramento. E poi ha il suo odore, l'odore delle sue piante, fortissimo..

Documentandomi un pochino pochissimo ho trovato che l'area (di proprietà di una società immobiliare, che l'ha acquistata dai Ferruzzi quando questi hanno dismessi gli stabilimenti) comprende: 1. uno zuccherificio del dopoguerra; 2. uno zuccherificio di prima della guerra; 3. una palazzina per uffici; 4. la villa di Giò Ponti; 5. altri vari edifici di servizio (pese per i camion, magazzini, bagni per gli operai ecc.); 6. un parco piuttosto grande. Gli edifici industriali sono stati sventrati (a) per togliere tutto il ferro e ogni altro materiale rivendibile, (b) per togliere le coperture in amianto. Il tutto sorge a un passo dal centro del paese. Non so quale possa essere il valore economico del terreno: tanto per dare un'idea, c'è spazio abbastanza per costruirci sopra (a occhio) almeno un duecento appartamenti.

domenica, maggio 28, 2006

River Man

Tornare

Prima che ci demoliscano del tutto lo zuccherificio, stasera andiamo a godercelo, forse è l'ultima... Lo zucche è abbandonato da quasi mezzo secolo ormai, ne ha viste di cotte e di crude.. è un mito.
Prenderò su la macchina fotografica oltre alla necessarissima pila, così vedo se riesco a tramandare qualche immagine ai miei figli, che faccia capire il timore che incute una struttura così ampia, così vissuta e abbandonata.
L'ultima canna in zucche, l'ultima visuale dal balcone della villa del padrone. Mancano già un sacco di pezzi.. povero zucche..
Spero di trovare ancora quella mezza bottiglia di vino, posata lì nell'armadietto di qualcuno, nel suo ultimo giorno di lavoro tra le pareti del nostro caro..
Prima che sorgano candide villette a schiera e delle nostre emozioni, delle nostre suggestioni, non rimangano altro che ricordi e immagini fissate dietro gli occhi; prima che queste immagini se ne vadano con le lacrime che accompagnano gli anni. Ultimo saluto mio caro..
Questo è un funerale.

sabato, maggio 27, 2006

venerdì, maggio 26, 2006

è un attimo


Ieri si è materializzato lungo la via, quasi teatrale direi.
Eh davvero non me lo sarei mai aspettata..
Ai limiti dell'utopia un tale benessere, tanto che mi son chiesta..ma è vero?
Una giornata da favola, con begli attimi di titubanza alternati ad altri decisamente più sicuri.
E alla fine puff! sparito..

Riflessione sulla questione sicurezza e libertà, ripercorrendo la storia sui passi di Hobbes e Locke


La teoria politica di Hobbes individua l’origine dello stato monarchico in un contratto in cui i cittadini rinunciano ai diritti di cui godevano nello stato di natura, basati sulla forza a favore dello stato, la cui funzione è quella di sottrarli al rischio di distruzione reciproca. Hobbes individua nel monarca il regolatore del conflitto sociale tra gli uomini, che agisce imponendo la propria volontà. Dallo stato di natura privo di un ordine all’interno del quale ogni persona soddisfa i propri bisogni primari istintivamente, si passa ad un’organizzazione dispotica che serve a regolare il conflitto, ma che d’altro canto fa sì che la volontà del monarca prevalga su quelle che oggi consideriamo diritti e libertà dei cittadini allora sudditi. Hobbes individuava dunque la soluzione nella figura del monarca. Successivamente Locke elabora una propria concezione politica che promuove un intervento limitato nelle vite dei cittadini da parte dello stato. Questa dottrina politica viene individuata col termine Liberalismo.
Ai nostri giorni la regolazione del conflitto sociale è demandata dai cittadini agli istituti del diritto e ai rappresentati dei cittadini che siedono in parlamento.
L’incognita è capire quanto i cittadini siano disposti a rinunciare a parte delle loro libertà e dei loro diritti per una maggiore sicurezza e controllo sociale.
Possiamo dire che la conflittualità del nuovo secolo, sorta sotto forma di atti terroristici che hanno violato l’equilibrio della vita sociale, hanno messo come prioritaria la richiesta di sicurezza. Incontrando questa minaccia, i cittadini sono disposti a rinunciare ad una parte della loro libertà in favore di maggiore protezione. Quello che però non possiamo accettare è un pensiero comunque discriminatorio nei confronti dello straniero, che limiterebbe anche noi stessi in quanto cittadini del mondo e a nostra volta stranieri nei confronti di altri.
Come può allora il popolo difendersi da un lato dalla sudditanza e dall’altro dall’anarchia? Crea lo stato democratico, uno stato in cui le regole condivise tendono a creare un equilibrio tra i due estremi a favore della convivenza civile.
Da questi sentimenti validi ancora oggi, di libertà, uguaglianza e fratellanza, si gettano le basi per l’evoluzione degli stati moderni. Ciò di cui si necessita in questo tempo, è il passo verso la cooperazione, perché il conflitto nasce sempre dalla diversità (che essa sia religiosa, economica, etnica o quant’altro) che infonde paura e diffidenza.
I termini sicurezza e libertà non dobbiamo dunque intenderli in maniera conflittuale, ma devono essere nel giusto equilibrio per gli sviluppi futuri delle nostre società moderne.

A.M. IV a
.

poteeeevo pensarci un dieci minutini in più prima di mettere il titolo al tema eh....

martedì, maggio 23, 2006

Sarzana vista da un lato



Voglio far vedere queste foto, fatte dal mio amico Gilmour, che a mio parere sono meravigliose


Questa è assolutamente meravigliosa, sono io con il mio maestro e amico Daniele Bazzani. La foto rende bene..


Questa sono sempre io con il mio nonnino adorato, alias Giovanni Pelosi, che mi ha persino "nominata" dal palco prima di suonare un pezzo che gli avevo consigliato un secondo prima di salire su richiesta..


Questi sono sempre loro due, senza la gengia tra le scatole :) ma sono bellissimi..

Il mitico Stefano Barbati

I capi: Reno e il nonno.. non sembrano due bambini?

Io e Stefano..

Questo è Sim, magicamente dimagrito in foto (che fotografo..)


Qua ci siamo io e il mio amico Gabriele, fotografati di nascosto

Quel diavoletto di mio zio Giorgio che ha passato ore e ore allo stand della Yahiri dove gli offrivano birre su birre per non farlo andar via

E infine l' "amico" di Gabriele, mio caro Palka..

lunedì, maggio 22, 2006

Sarzana 2006 vista dall'altro lato

Son partita martedì 16 maggio, cambiato quattro treni faticando come una scema per salire e scendere (e me lo meritavo avendo voluto prender su la chitarra nel sarcofago, oltre al bagaglio) .
Sono andata per vedere cosa succedeva a questo 9° Acoustic Guitar International Meeting, e ho fatto bene! mi son divertita veramente un sacco!
Con la mia risaputa timidezza poi, ho conosciuto molte molte persone, quando mi arrivano un pò di foto poi le metto. Oltre ai membri di Fingerpicking.net che sapevo avrei trovati là, ho fatto amicizia con altri ragazzi "improvvisati lì" .


Ale e il suo telefono, Matteo, Emanuele ed Erich (quello delle Ran De Gal corsa del gallo) al seminario di liuteria con me (e se Ale mi manda la foto che mi ha fatto con il maestro John Monteleone la posto qua anche se è orrenda perchè l'ho già vista).
Fuori dal seminario si sono aggiunti quel figo di Pedro, Marco, e Mimmo, e ogni tanto anche Cedrique (sedrik) quello francese, Paolo Minuti che è un bravo liutaio anche lui, e altri altri che ora della fine eravamo in tanti.
Piazzo un attimo l'accento su Pedro, che poi in realtà si chiama Roberto, ma poco importa. Ecco, ho scoperto che i metallari non sono tutti degli esaltati, sono solo dei Capelloni. Una marea di chinotti per lui e niente birra, e poi la figata è che non puzza LOL insomma un metallaro degenere, di quelli da ringraziare perchè è fenomenale quanto l'atmosfera cambi quando c'è. Ma quanto ridere! persino il caffè corretto chinotto è riuscito a farmi bere.. un genio.

sabato, maggio 13, 2006

Saturday Night Fever

Non mi piace il sabato sera perchè la gente si veste troppo bene sperando di fare qualcosa, andare da qualche parte; esce di casa con bei propositi che verranno puntualmente delusi.
Io continuo ad uscire infrasettimana, mi trovo meglio. Esco aspettandomi che la serata risulti noiosa e vuota, e invece poi seguendo le vie del caso si finisce sempre per arrivare al termine soddisfatti. Magari non sempre, ma spesso si.

People

Come mai se gli sto sulle scatole fa di tutto per starmi sulle scatole anche lei?
non è sufficientemente logico limitarsi a non relazionarsi?
e poi perchè insiste col fatto che sono io che rispondo male quando non è assolutamente vero, dato che ho imparato che a risponder male non si ottiene niente?
e quei due che le danno sempre ragione a priori..? uno lo sapevo che era stupido, ma l'altro mi sembrava un tipo ragionevole, e invece continua a dire che sono io che sono acida..
Ma senti questi, io non rompo le scatole a nessuno di loro, in quella "comunità" non entro mai in conflitto e non sono per nulla invadente.. forse mi interesso troppo poco? forse ottengo troppi consensi e qualcuno è invidioso?
Avrà pure i suoi problemi ma io cosa centro sentiamo..
ma che vada..

mercoledì, maggio 10, 2006

E buon compleanno Gengia!

martedì, maggio 09, 2006

Domani mi vado a tatuare, come i cani, per riconoscerne la proprietà.
Io ci scriverò vicino "è mia".
L'idea è partita da qua:

L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
e una luna e dei fuochi alle spalle
mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
nè acrobata nè mangiatore di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi,
quando vedi che non si taglia, già lo sai.
Ti potresti innamorare di lui,
forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni
e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio "è mia";
sottindente la vita.
E la fine del discorso la conosci già,
era acqua corrente un pò di tempo fà
e ora si è fermata qua.
Non conosce paura
l'uomo che salta e vince sui vetri
e spezza bottiglie e ride e sorride,
perchè ferirsi non è possibile,
morire meno che mai e poi mai.
Insieme visitate la notte
che dicono è due anime
e un letto e un tetto di capanna utile
e dolce come ombrello teso tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta,
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
quando dice "È quattro giorni che ti amo,
ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
E non hai capito ancora come mai,
gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.


ed è cresciuta e si è sviluppata. E domani la vado a fermare, prima di perderla.

Baci

Agnese

domenica, maggio 07, 2006

E arrivata al pub dove suonavano i Sora Lella incontrai Giulia, coi soliti problemi di cuore, col solito cellulare pieno di sms da leggermi.

- Dai vieni Giulia, ti offro da bere..

E così è cominciata.
Primo giro io metto cinque e lei due, secondo giro paga lei, terzo giro pago io, quarto giro ce l'ha offerto il Reggio. Ci si fa prendere la mano..
Si corteggia il Reggio, due chiacchiere con uno, due chiacchiere con l'altro..

I Sora Lella dapprima degenerano poi danno la buonanotte, così noi si cambia pub.
Io non l'avevo chiesto.. un altro Southern Comfort col succo d'arancia.
Il corteggiamento al Reggio degenera con leggerezza e poi a casa..
insomma a casa.. ho chiesto una sosta al "solito bar" per rendere al mondo quel che il mio stomaco non aveva accettato.

Per quanto sia un niente di chè quel posto è il primo che mi è venuto in mente e dove ero sicura che potevo andare. In realtà io non ho visto nessuno, mentre oggi prima di cena che son andata a farci un giro, mi son beccata un sacco di battutine "ueh ciao argatin!" eccetera.. in pratica era pieno di gente ieri sera..

La Giulia che era quella che doveva bere per dimenticare invece non ha fatto una piega, era allegretta niente di chè. Il Reggio pure anche se particolarmente cedevole alle mie avance infondate. Tralaltro mentre ero li che esternavo e il Reggio era andato a prendermi un caffè la Giulia mi ha domandato "ti piace il Reggio?" ed io tranquillamente ho detto No.. e lui era ancora li.. le comiche, meglio così.

La prossima volta non esagero.

Pssssssst fra tre giorni compio 18 anni..

venerdì, maggio 05, 2006

Soave Guitar Festival 2006

E fu così che venne il sabato mattina..e mi recai con mammà al casello autostradale dove già m’attendeva Giuliano sulla macchina di goldrake.
Tralasciando i discorsi in auto che vertevano per lo più su temi politici VISTO CHE TRA UN PO COMPIO GLI ANNI E MI ACCINGERO’ A VOTARE A GIUGNO.. insomma si arriva al casello di Soave e si esce dall’autostrada aspettando al sole la venuta di Paolo.
E si aspetta e lo si chiama.. e il caso volle che capimmo che la sua posizione fosse tra Padova e Vicenza e che sarebbe quindi arrivato a momenti.
Consumato il lauto pranzo “tonno e schiacciatina” sul gard rail erano ormai trascorsi svariati quarti d’ora. Così richiamammo e scoprimmo che, come volevasi dimostrare, Paolo in realtà proveniva da Modena e non era dunque passato nei pressi di Padova.
Così la Gengia e Giuliano si spostano verso il centro del paese per una prima esplorazione dell’evento.
Localizzata la chiesa dove si sarebbero tenuti i seminari, ci si dirige verso il palazzo municipale dove ha sede la mostra. Si sta all’esterno mentre svariati tra cui i Bermuda Acoustic Trio, si susseguono sul palchetto diffuori..e mentre si è li intenti a guardar quella meraviglia d’un trio di Gibson sul pavimento arriva il tanfo di sigaro, ed ecco il Wayx.
Ad una prima occhiata delle circostanze in cui ci si trova, e non essendoci granchè da vedere aggratis si va al palazzotto dello sport, dove la sera si sarebbe assistito ai concerti, e la si trova il Fede e i bambini, con Fabbio, Fulvio e il Posenato.
(ma quanto mi piace la parlata romana!)
Dentro l’edificio le stars dell’evento fanno i loro soundcheck.. mi affaccio brevemente per salutare Giacomino, ma mi trovo costretta a ri-uscire mal sopportando un certo Pietro che spara numeretti bla bla non capendoci una fava me ne vo di fuori..
E così velocemente arriva sera,e con la sera anche Gianluca..con la solita puntualità.
Si va al Bed&Breakfast .. figata di bedenbrecfast!
Mentre esco a cercare il Waxy fumante, mentre cioè non riesco a chiudere il cancello, mi si chiede informazioni su dove si entri al bedenbrecfast..eh è qua, io sto cercando di uscire. E scoprimmo poi che trattatasi di Joshua e la Raffi, quando ancora non sapevamo si chiamasse Raffi.
Tra un bicchiere di vino e una tazza di caffè, in sostanza questo b&b era occupato di fingerpickerspuntonet. (buonanotte questa notte è per te)
E poi si trova la pizzeria perfetta, signori e signore. Si va e s’aspetta che Josha e la Raffi facciano i loro PORCI comodi..arriveranno..arriveranno.. per fortuna il menù era lungo e la scelta ardua.
Insomma arrivano ed è PIZZA! (la prima di tre sere di pizza) e s'arriva al concerto a pelopelo..è stato inevitabile ogni sera.

Prima serata dunque.

(e qua c'è un appunto storico della storia della Gengia:

c'è da sapere che ancora alla notte dei tempi, la Gengina conobbe un tal Mike Ballini e allor venne storpiata in Gengiva. C'è da dire però che questo Mike mai s'era fatto vivo in carne ed ossa. e fu così..che dopo quasi 18 anni.. davanti all'entrata del palazzetto. Gengia e Mike s'incontrarono.

chiusa parentesi storica)

il palazzetto era pieno visto che non eravamo esattamente i primi arrivati, e spente le luci tutti ci sedemmo sulle scale. Io in prima fila con Mike che non capiva come succedessero certi armonici e il suo amico che non diceva nulla. Dietro di me subito Paolo, Julien e Janluc pronti al commentaggio.
Bla bla bla suonano tutti, finchè per ultimo arriva Er Tommy.. echebbestia! il pubblico mi sembrava un pò freddino..comunque pascienza. Fine conzert mi fiondo a salutare la Lizzie che avevo conosciuto al tavolo romano pochi giorni prima. Poi un saluto e due chiacchiere anche col Tommy e poi via.
Si va in paese a cercare un posto dove fermarsi a bere qualcosa, tutto chiuso.. solo un'enoteca (mica male! direte voi) sembrava ancora aperta, ma, due ragazzi poggiati fuori ci dicono che ormai è chiusa. La Raffi (ma in realtà l'idea è stata di Joshua) dice che potrebbesi prender qualcosa da asportare al B&B..ma che idea!! allora insomma ovviamente Gianluca tenta l'impresa ma viene rimbalzato fuori. Ma tanto Giuliano aveva il valpolicella nel baule dell'auto di goldrake.. e così ce la si scola mentre si canta e si suona nella stanza del piano di mezzo..la temuta stanza del piano di mezzo, sede di Waxy, Janluc e Julien. (non vi immaginate che puzza) eppure lì è nato quella perla di saggezza che è il seminario che si terrà a Sarzana, affrontante temi come:
USO E ABUSO DEL CAPOTASTO MOBILE NELLA PRASSI COMPOSITIVA MODERNA

Una Raffi scatenatissima e Janluc e Julien sempre più giudimente (peffortuna Paolo è sposato) accompagnano il trascorrere delle ore in quel bedenbrecfast. Joshua attende in agguato..
E preciso come un orologio svizzero, appena la gengia si infila sotto le coperte (della camera dell'Agnese, quella di sotto) eccolo li che parte e fa tutto il repertorio di un concerto di Tommy & Manuel..
messo la sveglia alle nove meno un quarto visto che la colazione era per le nove..alle nove e mezza sento sta risata e mi sveglio drammaticamente con già gli occhi sull'orologio..epazienza. M'infilo i jeans e senza manco un occhio allo specchio (tanto..) riverso la mia sonnolenza in un colazione meravigliosa come non ne ho mai fatte di colazioni così. Con la Taffy che aveva fatto la torta in casa che era ancora calda, i croissant appena sfornati, marmellata fattincasa, miele di lavanda eccetera eccetera..
colazione di almeno un'ora, ma di più di un'ora..non parliamo di Gianluca..
Mi faccio una doccia e praticamente arriva mezzogiorno, e si riprende la via per il paese..ma si pensa all'unanimità che sia meglio esserci tutti prima di spendere otto euro per la mostra delle chitarre. Così con anche Fabbio e gli altri si va al palazzetto a provare la chitarra di Wayx..
Dieci minuti e mi chiama il Bennez che niente è a Soave e niente insomma serve la Gengia. Esco e incorcio Fede che si presta e mi riporta in paese e la ci trovo il giovanotto che ERA GIA IN ENOTECA! MA NON E' POSSIBILE!! insomma si pranza si chiacchiera, arriva anche quel sacramento di Sim, il solito comico pian piano si ritrovano anche gli altri e si va a vedere questa mostra delle chitarre dentro al municipio. otto euro. INTANT!
Dentro la mostra son in maggior parte metallari, ma eravam tutti uniti sotto il simbolo della lunetta timbrino, chi ce l'aveva sul polso, chi in fronte (nessuno di noi in fronte) eccetera eccetera. Ritrovo Mike intento a vendere la sua D28 che mi rapisce per un pò, insomma un po di quà un pò di là, un pò da questo un pò da quello, trovato anche alepasqual e trevis, mi vedo un po tutta la mostra in compagnia. Non si riusciva a provare gnente di gnente, maledetti metallari cacofonici.
e pian piano arriva sera..e cominciano i buoni propositi di andare a mangiare presto..lenti lenti lemmy lemmy (colpa dei metallari), andiamo da Betty, dove in realtà il capo è un orco. Mangia mangia.. arrivano ormai le nove meno un quarto che non siamo al palazzetto.. sigh.
il teatro è gremito. l'entrata semibloccata per quelli che non avevano già il biglietto ( e noi ce l'avevamo per fortuna!) insomma si va e si cerca di infilarsi a sedere da qualche parte sui gradoni. Alla destra della Gengia c'è Gabriele, più in alto più a destra Julien & Co. Sim in fondo in alto in piedi e così via tutti sparpagliati. Comincia il concerto..e comincio a sentire un fresco a una coscia..che poi si spande..epporcatrota, un deficente dietro di me ha ribaltato un'intera birra media e se la stava pure ghignando?!! dopo avergli detto su per bene..sorvoliamo.. e dopo aver usato tutti i suoi volantini, tutti i suoi fazzoletti per asciugare quel pocio megagalattico.. niente riaffondo il mio culetto in quella pozzangera freddafrizzante rinunciando all'idea di asciugarmi, che tanto era poi lostesso. Ad un cero punto però.. mi viene st'idea.. che avevo la maglietta di fp.net nella borsa dal pomeriggio non velo dico!!
ebbene si ho asciugato con la maglietta. (e fu così che Gabriele tradusse che con fp.net la Gengia ci si pulisce il culo ma non è vero!)
Beh poi tutto Tommy..poi sembro fanatica..stica' figata sempre sempre sempre una figata è quando suona lui. Anche col culo a mollo in mezzo litro di birra me lo son goduto assai!
Son stata su da giuliano mentre suonava Vicky Genfen, poi Varini col trio.. bomba anche li. più che altro dopo un due giorni only acoustic qualsiasi elettrica spaccava. Beh gran finale col Tommy ho deciso di assistere Gabriele e son tornata a sedermi di fianco a lui. L'alieno va visto con Bennez...che in questi casi è l'autorità . Non è stato bello come a Roma, ma ha spaccato di brutto rispetto alla prima sera. Tralaltro stavo con le lacrime che galleggiavano sopra le guance più che altro per i ricordi del concerto a Roma che mi fa una nostalgia incredibile. Perchè in fin dei conti oltre ad essere un mostro a me fa st'effetto perchè momenti stupendi negli ultimi tempi ce li ho segnati anche dalla sua presenza. Io volevo le coccole ma mica potevo chiederle a Gabriele poveraccio! così me lo son tenuto per me..
Finito il concerto siamo andati a salutare il mago e gabri doveva far firmare il dvd..far le foto. vabuè. (Gabri poi la foto che ti ho fatto io con lui dove l'hai cacciata?!)
Poi s'è turnè a la maison..cioè al B&B. lavata la maglietta di fp.net nel lavandino li in bagno con Bennez davanti alla porta che guardava e suonava. Lo sposo se mi fa le serenate mentre lavo i panni!
Eccavoli fino alle tre e mezza e passa in camera a suonare e dir minchiate. io che mi addormentavo. Gianluca.. pigiama e mocassini.. INDICIBBILE Bennez che alle tre stava ancora a spiegare i passaggi di certi pezzi..insaziabili siamo! poi son riuscita a trascinarlo a letto.. io che non ho fatto apposta, mi ero scordata, cioè non ci avevo fatto caso che dovevo dormire con qualcunaltro e non ho preso su il pigiama..non lo uso mai!
dieci minuti a sfogliare i volantini che avevo raccolto alla mostra e poi buonanotte. I miei soliti trent'anni prima di addormentarmi soprattutto se so che se mi giro e faccio rumore disturbo qualcuno.. Che poi a un certo punto ho cominciato a sentire Giuliano che russava..e ho anche provato a dire "senti giuliano che russa" ma quello dormiva. E poi ho dormito anche io.
La mattina dopo..chiaramente di metter la sveglia non se ne parla. Di sentire gli altri che scendevano e bussavano (in teoria..) non se ne parlava. Nove e mezza (anche oggi) spalanco gli occhi.. orologio. Tacchete, di nuovo in ritardo. Sveglia il dormiente e via fuori a divorare la colazione. che poi è durata all'infinito l'ultima colazione. Che Taffy e Nir volevano che si suonasse. Una delle bimbe tutta incuriosita. Che bellezza..
poi io a Gabri siam fuggiti al clinic di tommy e la c'era anche il nostro amichetto Palka con Raffaele, e poi a suonare sui gradini della chiesa..
Il Palka in calore con la chitarra di Wayx, Gabri che faceva il figo a suonare sul balcone mod. Lucertola al Sole (però non vale eccavolo, quando è troppo è troppo)
Poi Gabri è andato a casa, e noialtri siamo andati a cena dalla Betty ancora con anche Palka, Raffaele e gli altri loro amichetti metal, e si è aggiunto Abis.
Serata n'altro concerto. Niente birra addosso stavolta. Breve apparizione di Feanor addirittura!
In compenso al momento di Valerie Duchateau fuori c'era pieno di gente che fumava e ne ho approfittato per chiedere a gran voce se qualcuno sapesse indicarmi la strada per tornare all'autostrada una volta finito il concerto. Ho cominciato a chiacchierare con un ragazzo che stava li fuori e che era un fonico; ci siam raccontati rispettivamente la nostra vita e alla fine gli ho detto torno dentro, ci si è presentati e a mai più
Sono rientrata che suonava Juber, che è stato molto più forte rispetto alla sera prima. Poi Tommy in duetto con tutti una bomba! e alla fine un'ora e più tutta per lui, senza nemmeno la Lizzie se non ricordo male! senza parole. Vado a dirgli goodnight e lui mi dice buonanotte see you next time in coro
e poi a casa.. a far filare Julien per la strada deserta che porta a Sermide.. fin a casa ccavolo! mitico Jul mitica la macchina di goldrake che ha retto tutto sto viaggiare!


Fine

Roman Pillow Fight

Scendo a Termini, col mio cuscino appeso alla tracollaCuscino tattico, per non farsi scoprire e ben colpire. Domenica 23 Aprile 2006Direzione Santa Maria in Transtevere dove mi aspetta la Massa Autonoma per la Terminazione dell'Apatia Nazionale17:45 .. per le strade di Roma si scovano gli avversari, quelli che c'hanno la faccia..La piazza si affolla lentamente, centinaia e centinaia di persone diverse e per lo più sconosciute. Persone insospettabili, tre tizi con la ventiquattrore..di domenica.Tante macchine fotografiche, alcune telecamere..addirittura le prime interviste, che ci fanno ridere!Si avvicina l'ora prestabilita..chi fa stretching, chi si approccia con un "de 'ndo sei?" al sentire la parlata non de RomaLe lancette dell'orologio del campanile si muovono velocemente..e mancan cinque minuti..quattro..tre..due..Una moltitudine di cuscini di tutte le fogge si alzano verso il cielo, e cominciano a roteare roteare roteare..braccia alzate..
inizia l' "ooooooooooooo"

SEI BATTITI

I N I Z I A L A B A T T A G L I A ! !

Prendo la rincorsa e mi tuffo col cuscino alzato, travolti da una nuvola di corpi, di grida, di li mortacci ...Quante ne ho prese e quante ne ho date!! è così difficile far intendere quante emozioni, quanto ampi erano i sorrisi, quanto forte la passione di tutta quella gente, unita, lì per divertirsi, per conoscere, per provare questa cosa così semplice, così sana ed infantile, così GRATUITA.

Un ragazzo gigante mi carica sulle spalle e me dice MEEEEEEEEEEENAAAAAAA!!! AAHAHAHAHA!!! è incredibile regà.. è stato davvero incredibile.
Quasi un'ora di cuscinate, un'ora di pura e semplice gioiaE non ci crederete ma è partito un "e mo pulimooo!!" e tutti si è cominciato a raccogliere le piume e i grovigli di lana dal fondo della piazza.. eravamo così stupendamente civili e leali gli uni con gli altri, così solidali e pronti a allungare mille braccia a chi cadeva (dopo esser stato riempito de scuscinate). Alla fine stavam tutti ad abbracciarci e a ridere, a dire ma l'hai visto Jacopo??!! in vestaglia!! uuhahaha!!
Abbiam riempito i bar attorno alla piazza, compagnie allargate, gente "imbucata" da Milano e da Catania.
Regà, abbiamo fatto una cosa grande.
Questo dicevano gli occhi di chi aveva condiviso questa esperienza magnifica.
Quanto si stava bene.. quanto mi manca Roma.La sera con le persone conosciute il pomeriggio al Roman Pillow Fight siamo andati a mangiare al ristorante eritreo. Non volevamo dover dire di non aver mai mangiato insieme e abbiam mangiato con le mani tutti dai tre grandi piatti colmi al centro del tavolo. Mo se n'annamo..

Zingarata 25/26 Marzo 2006 Coeli Aula

12:30 Paolo e Stefano (il fratello dell'ex papà della mia lake..pratihamente il mio ex ) mi vengono a prendere alla Empoli Station dopo oooooore di treno. Presentazione velox e si va..verso X principalmente, poi invece siamo arrivati a hasa dai genitori di stefano e li siam stati pranzati. Mi permetto di inserire un saluto alla mamma dei fratelli Euzzor, che è una signora fantastica! fa morir dal ridere! ve la consiglio Mentre mastihiamo, quel r**p*ho**i**i di Giuliano telefona che è arrivato nei pressi della hasa degli zhinhgharhi e allora io e Paul Martin ci arrampihiamo lassùssulleholline verso la hasa, ma giunti in loco c'è solo la sua hastom martin (he non è una hitarra), ma di julien nemmeno l'ombra..eppure si sentiva un certo odorino.. a breve infatti è sbucato dalla stradina.San Pietro gira la chiave e.... ecco la haaasa! subito il salone principale ci fa un bell'effetto e si homincia a entrare le hitarre e a suonarle pure! io ci ho le mie solite due tre hosette ( ) il waxone mi canta persiiino la mia preferita e pian piano arriva gente.. stefano e fabio e le donne, poi non mi ricordo in che ordine comunque..Fede e la Cristina (se non ricordo male) E I BAMBINI ( tutti uguali a forma di fede) stupendi fantastici (e che dicevi che mi sarebbe passato l'istinto materno.. invece no), poi arrivato anche Gianluca, Andrea e la Tiziana (right?), Olson e la McAlister, Valentino (che non ci siam neanche presentati, niente.. forse non si chiama neanche Valentino ) insomma pian piano si è popolata la casa.. tra una schitarrata e l'altra si è aperto il laboratorio dei mastri liutai, da una collaborazione GengiaFabioPaolo che si è sistemata la McIlroy di Julien (che omenti ci lascio dentro l'orologio) ottenendo un buon risultato (naturlich!). Chi assembla computer sul palchetto, chi si attacca al jam..si suona. L'angolo "inchitarrato" è un vero spettacolo. Ne abbiamo di tutti i colori, dalla Yahiri (suona toscano eh! ) alla Olson..e in mezzo il resto, Larriveè, Martin (due!) RIGOROSAMENTE OEMME, McAlister (quasi D), Taylor, McIlroy Jumbetta , eccetera.. ma ce n'eran tanteee!! che a un momento mi son incantata a guardar l'angolino lì, con Fabio che pensava la stessa cosa .La sera s'è fatto foho! e salsicciotte e costine..na goduria..non senza difficoltà. Raccolta legna (con Giacomino per mano..che non sembra ma da sicurezza!), rosolatura degli attributi di Giuliano.. ma alla fine s'è mangiato tanto e bene, almeno per me carnivora.. ah abbiamo scoperto che si può persino vivere di solo formaggino!! (eh ma fabio mi è simpatico )Poi le signore han cominciato ad accusare il viaggio e l'orario e sono andate a riposare, con il bimbo più piccolo al seguito; altri siam rimasti svegli a cantar le storie del toro e sweet susanna (..e qui la lascio a gianluca) ma dovevate vedere come ridevano quei bambini..che poi ridevam tutti come bambini . Si era stupendi lo giuro Poi si è andati a nanna anche noi.. anzi, Gianluca è andato a far la doccia i misteri delle balene..ma come c***o ha fatto poi con quel freddo!!???? solo lui.. che poi pare abbia dormito di gusto a giudicar dal ronfare anche Giuliano che ha marchiato il weekend con le sue scor.. ( veeeeeroooo bambiiiiniiiiiiii???) MA QUANTO RIDERE!! La domenica mattina ad un certo momento ho cominciato a vedere la testolina di uno dei bambini, forse Luca o forse Dario che si alzava dal lettto di fronte al mio, poi anche l'altro biondino s'è svegliato (grazie a Gian ) e pian piano s'è scesi, ho trovato giù Paolo pronto per il caffè e Andrea e Tiziana anche e si è andati in cerca d'un caffè.. è stata dura.. ma l'abbiam trovata la bramata PASTICCERIIIIAAAA!!! Tornati alla hasa colazionati e più svegli, si trova Fede sulla porta che suona (bello di prima mattina m'ha fatto un bell'effetto.. miha fede eh!) Tutta la mattina fuori in cortile a suonare e raccontar aneddoti e curiosità, (freddo polare fame boia) verso le tre si pranza.. più tardi si comincia a sparecchiare..spazzare, salutare.. sigh ed eccoci qua

Tommy Emmanuel a Bassano del Grappa 21 Gennaio 2006

tratto dal diario di bordo di Capitan Beefheart
sveglia ore 7:00 la campanella del cambio di guardia infrange il silenzio notturno(questa è una delle volte in cui non vedo l'ora di scendere dal letto quindi niente drammi)pronta in cinque minuti, scendo bel bella in cucina, pregustando un buon caffelatte col miele.Siccome mi erò messa i jeans nuovi tenuti nell'armadio da sfoggiare..ooorcoladro mi son ribaltata tutto il cafèlatte addosso.va boh cambia jeans e sciacqua le gambette assopite nella vasca da bagno freddina.
otto e venti treno---> stazione di Ferrara ---> stazione di Bologna (alle dieci e sette..)breve passeggiata su e giu per la scalinata d'accesso alla montagnola. Gnente aspetto il Waxy in stazioneil treno di Waxy è in ritardo, arrivano il fede e giuliano. Un quarto d'ora a virare facendo perno attorno al centro dello stretto e saturo parcheggio della stazione, tadà arriva l'omone a prua con la guitar a braccetto.Ci stipiamo nella vettura modello Diabòlic e si parte tenendo rotta verso Padova (ovest).Prima sosta Autogrill: colazione. Primo appunto: il fede non beve caffè caffè ma orzo bimbo bimbumbam (viva la privacy).Ripartenza.Telefonata di Jimroy il quale è stato segnato assente povero Andrea.Discorsi vari a bordo, il viaggio procede tranquillamente. Usciamo dall'autostrada e ormai vicini alla meta ci fermiamo per una paio di tramezzini e una biretta in vista della lunga giornata digiuna. Nel baretto ci prende in cura una graziosissima donna-caramella vestita con gusto, in colori alquanto vivaci.Si discute brevemente ma intensamente di Shakira che canta nella televisione.Il Waxy paga per tutti e si riparte seguendo rotte precise, allontanandosi man mano dalla retta via. Viuzza dopo viuzza ritroviamo la strada. Passiamo un paio di volte davanti all'albergo (senza notarlo) e infine Occhio di Falco avvista segnali di fumo provenire dalla strada più bassa. Infatti troviamo Waldic che fuma oppio sul balcone della sua stanza.Entriamo, posiamo le due cose che avevamo appresso. Tutti in camera di Fede e Waxy che tastiamo la signorina Lakewood..Veramente ouchei eh si. Me l'aggiudico nell'immediato secondo in cui mi ci avvolgo attorno, molto più minuta rispetto alla mia mega jumbo (poverina non l'ho ancora suonata..). A breve dovrebbe raggiungerci un signore volenteroso di provare la signorina, ma al suo arrivo avevo già vinto l'asta. Svariate interpretazioni si susseguono nella stanzetta, celebre "il putanon" di Giuliano, Paco Seven accusa dolori alle mascelle dal gran ridere, e noi altri con lui."A me me piace o blues" di Fede, pezzi stupendi che non conoscevo suonati e cantati dal Waxy, di cui uno in particolare che mi ha fatto venir lo speppolo che non mi ricordo il titolo..una roba sul calcio.Verso cinque e mezza ci si dirige a Bassano per un "aperitivo".. mai mangiato così bene orcaloca. Assaggio di una grappetta che aveva appena un paio di anni meno di me, ma era già ingiallita! Incontriamo Alepasqual in compagnia di una paio di altre persone, breve presentazione dei presenti.Si fan le sette meno un quarto, Waldic avvista la grande T di tabacchi e si fa retrofront, poi di nuovo verso il teatro.Riavvistiamo Alepasqual e compagnia. Arriva anche Frank Varano e consorte. Attendiamo congelati lo schiudimento dei cancelli. Tentiamo una telefonata al privilegiato Gabriele D.B. ma non otteniamo vantaggio alcuno e restiamo alla mercè del freddo inverno veneto. Verso le otto possiamo finalmente riversarci all'interno del teatro affollando la stanza delle signorine dei biglietti. Aggengia si intrufola e ottiene i tanto sudati biglietti. Un biondino spezza centinaia di foglietti rosa e ci introduciamo nella sala che ci terrà al caldo per il trio d'ore successive. Solo più tardi scopriremo che nella sala eran presenti altri membri della "setta" del fp.net, che non son riusciti ad identificarci. Incontriamo anche Gabrieca e compagno. Ci accomodiamo sui bidè-poltroncine della platea. Due chiacchiere con l'uomo in nero "la maschera". Waldic va nel bagno delle donne, fede e waxy sorseggiano bex in onor del Futrello. Bene, è quasi ora.La prime luci si spengono, l'atmosfera si fa tesa ed eccitata, è l'alba. Sul palco Enrico presenta quel per cui abbiam macinato asfalto ghiacciato. Luca Allievi apre la serata. Davvero un'ottima apertura, benchè i suoni non fossero affatto soddisfacenti, il ragazzo ci ha fatto la sua porca figura! un bell'insieme di cose, ben assemblate davvero.E poi arriva Tommy e pare che i palmi delle mani degli spettatori non bastino ad applaudire a sufficienza.Parte senza rincorsa e ci tiene a megnete per due ore piene, con la partecipazione della giovane biondina canora. Durante il concerto faccio caso ai percorsi che seguo col pensiero, che mi portano principalmente a tre persone, diversi strati di esperienza che ritrovo raccontati da una chitarra e da un pazzo che ne fa notevole uso. Due ore davvero cariche di passione e spirito, e il nostro Tommaso a guidarci.Il concerto finisce. Ci si rimette i paltò, ci si lega stretti nelle sciarpe e ci si riversa fuori dal teatro. Chiudiamo la porta che fa corrente (mi pare by Paco), waxy ricomincia ad inondarci del puzzo del sigaro e ci si dirige all'auto, parcheggiata in via Tommasoni. Si va all'albergo, si portano i paltò in camera, ci si lavan le mani e si attende la cena che conseguirà l'arrivo di Tommy. Al tavolo siamo seduti noi made in fingerpicking.net Waxy, Paco, Giuliano, Waldic, Fede, io, Gabrieca e il suo amico.Dopo trepidante attesa Arriva Tommy che stringe la mano ad ognuno di noi (ovviamente in un primo momento scordandosi di me, che molto garbatamente mi permetto uno spontaneo "beh e io?"). Si siede con Luca Allievi alla destra, la mogliettina alla sinistra e Bennez di fronte suppongo in estasi.Si ride si scherza, si mangiano portate su portate, si beve per dimenticare in allegria. Parte la ricerca della farfalla sulla farfalla..robe di Giuliano che non si sposa.(qualcun'altro magari racconterà cosa succedeva nel frattempo al tavolo degli eletti)Finita la cena quel furbacchione del nostro giovane amico Gabriele estrae la sua Maton Signature e se le fa suonare e risignaturizzare. Una mandria di visigialli accorre come mosche al miele al suon del Tommy che si presta all'esibizione.Persino nel trambusto riesco a riappurare che ho appena fatto mia la Lake e in preda al panico mi scaravento in camera a prenderla per le corna e anche se aveva paura l'ho trascinata fin nelle mani del Tommasino, che siccome non riuscivo a parlare mi ha domandato se volevo la firma e me l'ha fatta lì bella dritta ed elegante sul top della mia Lake (la firma sulla mia guit è più bella rispetto a quella sulla guit del Bennez sia chiaro). Fa per andarsene quando arriva Gabrieca made in China pronto ad immortalare una sfilza di coppie derivate da un unico ceppo poligamo.Richiamo il T.E. con uno spontaneo "wait wait" per il quale il personaggione se l'è ghignata, supertommy.Gabrieca scatta mentre me ne stavo accovacciata all'ombra del chitarrista certificato (mi fa ridere sta cosa del certificato). Pian piano ci avviamo verso le camere, io con la mia chitarra nuova e firmata, felice come una pasqua. Non prendo sonno fino alle quattro e mezza tanti erano i pensieri che mi vorticavano davanti alle palbebre indecise. Amoreggio un poco con la signorina Lake, mi godo questa notte fuori casa in cui posso fare un po' come mi pare.La mattina seguente ci si sveglia e tra varie peripezie si ritorna alla maison.. Giuliano col pigiama di paperino, Fede che non ragiona, Waxy che si gode il sigaro al bel sole del mattino, salutiamo Waldic che va in direzione diversa. Fermata lungo l'autostrada causa automobile in fermento, raggiungimento della stazione di Ferrara, pranzo con panini e krapfen, saldamento dei debiti, presentazione della mia mamma ai tre compagni di viaggio (più vecchi persino di lei), presentazione della Lake alla mamma. E poi a casa.