mercoledì, luglio 05, 2006

Cheppà, siete tutti invisibbili. Il bar stasera, no interesting people, solo tifosi e qualche bagolona. Un chinotto, un par di sigarette e poi quasi quasi piove. Da Roma mi son portata a casa una guitar da battaglia facciamo, di bassa fascia diciamo, ma come sona.. amemmipiace e sarà la novità, ma sempre quella uso. La lakerina è sempre insarcofagata, lì vicino, non si sa mai che disimpari a suonare, meglio che stia ad ascoltare! Dartronde poi quando dico che le chitarre danno soddisfazione c'è il suo perchè! Già e poi i maschietti dicono che la chitarra non rompe i coglioni come la morosa e io potrei dir lo stesso tiè! Dedicomi al faidatè da tempo ormai, e mi trovo pur bene. Poi ho degli amici da bar, nel zenzo che son magari superficiali, più di tanto i cazzi miei non glieli racconto, non si parla seriamente, se non di musica-chitarre-chitarristi. Già qui comunqe buona parte dei cosidetti cazzi miei rientra in argomento. Una sera ci si è allargati a parlar di sesso, tanto poco era il mio contributo, unico rappresentante del gentil sesso al tavolo e perdipiù da un lato inattiva. Vabbéééne. Avevo voglia di leggere un libro leggero e mi sto leggendo Colazione da Tiffany. Coincide con la mia idea di leggero anche in fisica. Già, fisica.. cheffaccio Fisica o Archittettura? e poi mi trasferisco si.. che pare però.. e c'ho na scaga. Da sola, nella grande città, il topolino di campagna io. Il problema son sempre i soldi. Vabbuono non danno la felicità ma io me ne starei un attimo più tranquilla se avessi solide fondamenta, e invece credo che mi sentirei povera anche se fossi piena di danaro. Tendo sempre al risparmio ed è un bene, tanto poi diventano chitarre o treni per ora. Poi mi sa che dovrò vendere la Strato.. sigh.. mi rattrista, anche se non la suono da secoli le voglio bene e suona da dio anche.. l'avevo presa dal mio insegnante due giorni dopo il mio compleanno di non so quale anno, la contrattavo telefonicamente mentre mi asciugavo dopo il bagno nel lago del Po a Ferrara, perchè una volta andavo a scuola là, poi ho cambiato e son venuta in sta scuola piccola vicino a casa, maledetta me, ma ho dormito un paio d'ore in più ogni giorno e son stata più tranquilla e non mi sono uniformata alla gioventù ferrarese che sembra fatta a stampini mioddio. Poi non andavo molto bene in economia e avevo debito in matematica, ero anche un pò una cretina perchè mi facevo grande con la birra al contrario di ora che mi faccio grande senza birra, non riesco a smetterla con le bollicine quelle le tengo. Poi avevo le braghe strappate e i capelli brutti e avevo una gibson sg rosso ciliegia e facevo casino. L'esatto opposto di adesso, ma guarda! Tra una decina di giorni vado al mare con i miei nello stesso posto dell'anno scorso, spero di trovare almeno alcuni degli amici che avevo trovato la scorsa estate, erano amici più intimi di quelli che vedo al bar ogni sera. Forse il vedersi ogni sera al bar è sufficiente per essere amici anche se non si parla di sè con le parole ma probabilmente con tutto il resto sì.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un mito, quanto cacchio scrivi bene.

D

Anonimo ha detto...

insegui ogni tuo sogno...corri verso i tuoi orizzonti...potrai abbracciare l'eternità. Un augurio per tutto

Anonimo ha detto...

ricorda che è sempre meglio un cartone di uova che un cartone sulle uova...saggio mastro rom.88

Gengia ha detto...

@ Dani Grazie :D
@ Saggio Rom, cartona che è sempre meglio un ricordo di uova che un ricordo sulle uova